Written by: Giuliano Di Prete
30/05/17
Come è cambiato e continua a cambiare il sistema lavoro in Italia?
Non me ne vogliano i sostenitori del lavoro a posto fisso ma è oramai evidente che quest'ultimo è morto anche in Italia. Le riforme che si stanno attuando prevedono infatti sempre più agevolazioni sul lavoro flessibile e incentivazioni sull'apertura di partite iva regolate sul regime dei minimi.
E' quindi evidente che i giovani che si apprestano ad iniziare la loro carriera lavorativa devono necessariamente iniziare ad investire concretamente sulle loro predisposizioni, passioni ed impegnarsi a trasformarle in risorse utili per creare il proprio futuro. Negli ultimi anni, a sostegno di questa tipologia di occupazione lavorativa, ci sono strumenti, servizi, applicazioni e progetti Cloud che costituiscono la dotazione tecnologica per poter svolgere quello che comunemente viene chiamato Lavoro Agile ovvero quel lavoro che può essere svolto in parte all'interno dei locali aziendali e in parte all’esterno, seguendo però gli orari previsti dal contratto di riferimento e prevede l’assenza di una postazione fissa durante i periodi di lavoro svolti all'esterno dei locali aziendali
I lavoratori, come percepiscono lo Smart Working?
Nonostante tutti gli incentivi, però, ad oggi l'approccio al Lavoro Agile o Smart Working porta fin troppo spesso a svalorizzare il lavoro che viene svolto in questa modalità che spesso viene visto come un qualcosa di molto semplice, di poco professionale, a cui non si dà la giusta importanza e, raramente, viene percepito come un'attività lavorativa che permette di vivere, di acquistare una casa e tantomeno di potersi costruire una pensione adeguata.
In parte questo è anche vero anche perché le banche, ad esempio, allo stato attuale non permettono l'accesso al credito a lavoratori senza contratto a tempo indeterminato o senza un contratto "sicuro" ma è altrettanto vero che le banche, per fidarsi del cliente, hanno bisogno di uno storico reddituale del lavoratore oltre al fatto che anche gli Istituti bancari dovranno via via adeguarsi al nuovo sistema e alla realtà lavorativa dei nostri giorni.
Le aziende, come gestiscono le collaborazioni in Smart Working?
Le aziende, dal canto loro, quando decidono di attivare collaborazioni in Smart Working o Remote Jobs devono assolutamente evitare di commettere l'errore dell'improvvisazione.
Per avviare un progetto che affidi il lavoro a persone che lavorano da casa, bisogna partire da una valutazione delle prime tre variabili necessarie:
FlexJobs, una società americana che si occupa di annunci di lavoro flessibili, ha rilasciato la classifica delle prime 100 aziende che nel 2017 creeranno opportunità di lavoro agile.
La cosa più interessante è che nel 2016 sono state 47.000 le aziende che hanno predisposto annunci di telelavoro per alcuni giorni a settimana o per l'intera settimana lavorativa.
I settori maggiormente predisposti
a questa nuova modalità di lavoro sono
quello informatico, quello dell’informazione e della finanza
A mio avviso, anche per le piccole aziende e/o per i negozi, questa nuova modalità di lavoro può risultare molto interessante specialmente per alcune attività dove sono richieste competenze specifiche e dove non si ha bisogno di avere internamente la risorsa 5 giorni a settimana.
Ad esempio, un negozio che volesse avere il suo magazzino articoli e l'elenco degli acquisti sempre aggiornato e, perché no, avere anche la gestione del sito on-line, dell'e-commerce, dove bisogna prestare attenzione ai prodotti che si mettono in vendita e, al contempo, fornire risposte veloci e puntuali ai clienti che ne facciano richiesta, potrebbe affidare queste attività a dipendenti che non necessariamente dovranno essere sempre presenti nella sede del negozio. Per non parlare di tutte le attività legate alla gestione della pagina aziendale nei vari social network, attività diventata ormai fondamentale per ogni attività commerciale ma, ahimè, ancora poco valorizzata.
In conclusione credo che lo Smart Working oggi faccia parte del presente e indubbiamente del futuro e penso gli vada dedicata la giusta attenzione da parte di tutti.
Noi italiani, d'altronde, siamo più bravi a creare lavori che non si fondano su ondate, su tendenze provvisorie o temporanee, su improvvisazione ma siamo molto più radicati alla realtà e sappiamo creare lavori concreti.
Lo sforzo dovrebbe essere quindi quello di creare e far incontrare in contesti locali, aziende disponibili a investire sul Lavoro Agile con giovani professionisti che possano gestire attività che non richiedono la presenza costante in azienda in modo da organizzarsi con il datore di lavoro e predisporre le attività che saranno svolte da remoto.
E' un impegno che richiede l'intervento di tutti: imprenditori e lavoratori!
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